CACHEMIRE, il segno in movimento
La mostra Cachemire, il segno in movimento, organizzata dalla Fondazione Antonio Ratti in collaborazione con il Comune di Cernobbio e curata da Margherita Rosina e Francina Chiara, celebra un disegno di origini antichissime, il boteh/cachemire (o paisley), uno dei motivi decorativi che hanno attraversato la storia del tessuto e della moda.
Attraverso i circa 150 pezzi esposti – tra tessuti, scialli, abiti, accessori e cravatteria – la mostra guida il visitatore in un percorso alla scoperta dell’evoluzione e interpretazione del motivo in epoche e Paesi diversi: saranno esposti scialli indiani ed europei della collezione di Antonio Ratti, tessuti della collezione Clerici Tessuto, abiti dalla metà dell’Ottocento al contemporaneo tra cui un mantello da sera ricamato di Drecoll del 1907, un caraco di velluto medio-orientale della fine del XIX secolo e una vestaglia proveniente dal Vittoriale, appartenuta a Gabriele D’Annunzio.
L’immagine-simbolo della mostra è un abito di twill di seta stampato a disegno cachemire, creato tra il 1945 e il 1948 dalla sartoria La Merveilleuse di Torino.
La mostra si terrà dal 18 giugno al 18 settembre a Villa Sucota a Como e a Villa Bernasconi a Cernobbio. Sarà aperta dal lunedì a venerdì dalle 14 alle 18, sabato e domenica dalle 10 alle 19.