Abiti sartoria Torelli

Una tradizione di famiglia. Intervista al sarto milanese Renato Torelli

Abbiamo il piacere di intervistare Renato Torelli, titolare dell’omonima sartoria milanese e cliente di lunga data del nostro negozio.

Com’è nata la sua attività sartoriale?
I miei genitori hanno aperto una sartoria artigianale negli anni ’70, in zona piazza De Angeli e io ho iniziato a lavorarci quando avevo vent’anni, dopo aver frequentato un corso per modellista presso l’Istituto Secoli di Milano. La nostra è una passione di famiglia e mia madre tuttora collabora con me.

In passato presentavamo una nostra collezione ed un campionario, avevamo degli stilisti e lavoravamo molto con i negozi. Ora invece ci siamo orientati verso la clientela privata, molti negozi nostri clienti hanno chiuso e l’80% del nostro lavoro è dato ora dalla realizzazione di abiti su misura per la nostra clientela privata, che aumenta negli anni grazie al passa parola.

Spesso la cliente arriva con le idee già chiare su quale modello desidera e noi lo confezioniamo su misura secondo le sue richieste.

Ci sono dei tessuti che predilige?
Puntiamo su tessuti di qualità, soprattutto lane e sete. Trovo che la doppia crêpe di lana sia uno dei tessuti più belli, che si presta per molteplici usi. Un altro tessuto che utilizziamo molto è il cady.

Quale consiglio darebbe ad un/una giovane che voglia diventare sarto/a?

Avere tanta passione e fare tanta pratica, solo iniziando a lavorare a fianco di professionisti si può imparare questo mestiere. Quello del sarto, o della sarta, è un lavoro artigianale che purtroppo sta scomparendo, facciamo molta fatica a trovare dei professionisti che sappiano fare questo lavoro ad un certo livello, con cui poter collaborare.

Qual è la sua cliente tipo?
La nostra clientela va dai 30 agli 80 anni, ma possiamo dire che la cliente tipo è una donna tra i 40 e i 50 anni, che lavora, ama cambiarsi spesso e ha la possibilità di farlo.

Che cosa significa “eleganza” per lei?
Avere un proprio stile, saper scegliere i capi più adatti al proprio fisico e alla propria personalità, senza farsi condizionare dalle mode.

Quale crede sia oggi il senso dell’espressione “made in Italy”?
L’Italia ha una lunga tradizione artigianale d’eccellenza che andrebbe sostenuta, tutelata e promossa, cosa che purtroppo non accade.

Perché consiglierebbe new tess?
Per la qualità dei tessuti, la gentilezza del personale, l’ampia scelta dei tessuti uniti a stock continuativo.

Renato Torelli vi aspetta nella sua sartoria di via Carlo Ravizza 26 – Tel: 02 4982677.