Mary Cuccu, la modellista che “gioca con la moda”
Siamo intorno alla metà degli anni ’70 e i Navigli milanesi sono in pieno fermento, accanto ai tradizionali laboratori artigianali aprono nuovi negozi e spazi gestiti da giovani creativi con tanta voglia di fare. Mary Cuccu ha 23 anni, una grande passione per la moda, ereditata dalla madre, e molto entusiasmo. Lascia il lavoro di commessa e addetta alla ricerca di tessuti per Valentino e apre un negozio-atelier di sartoria sul Naviglio Grande, facendosi aiutare dalla sarta della madre per la confezione dei capi di abbigliamento.
Da giugno a novembre ’67 sono mesi frenetici, La nostra bottega di Mary ha subito successo e le sarte diventano tre con una modellista, la clientela aumenta e Mary organizza delle sfilate lungo il Naviglio per mettere in mostra le proprie creazioni.
Poi a novembre tutto precipita: Mary subisce un furto e perde tutti i preziosi tessuti e vestiti già confezionati. È un colpo molto duro, non può più permettersi di tenere le sarte e la modellista, e si ritrova con un laboratorio attrezzato con macchinari che non sa usare.
Mary non è però tipo da arrendersi alla prima difficoltà: chiede al fratello, che gestisce un’azienda per la fabbricazione di borse, di insegnarle a lavorare a macchina e compra un tessuto provenzale, di moda in quel periodo. Immedesimandosi nella sua ex modellista, la signora Serra, disegna, taglia e cuce la sua prima gonna, la mette in vetrina e in pochi giorni viene venduta. Nei giorni successivi lavora senza sosta sullo stesso modello, vende tutto quello che produce e un negozio di Pavia ne ordina cinquanta.
Mary capisce che ha fatto la scelta giusta, si iscrive all’Istituto Secoli, dove segue un corso per modellista e inizia una nuova carriera. Grazie alle sue nuove abilità e alla sua innata capacità di interpretare la moda e adattarla ai gusti, ai fisici e al carattere delle proprie clienti, l’attività è in continua crescita. Prende cinque sarte, organizza sfilate sui barconi per la festa dei Navigli e inizia a lavorare anche per il teatro e il cinema.
Poi arriva una nuova svolta. Per poter dedicare più tempo al figlio ancora piccolo, a fine anni ’80 chiude il negozio sui Navigli e apre un’azienda di abbigliamento che collabora con Kiki Ginepri e con il negozio Bianca e Blu, oltre ad avere uno showroom per la propria collezione.
Nel 2004 si ingrandisce e apre Fashion Park: un ampio atelier affacciato sull’Arco della Pace, proprio di fianco al Living. I nuovi spazi sono perfetti per la filosofia di Mary: lavorare divertendosi. Ogni due mesi organizza una festa-evento per le proprie clienti, invitando musicisti, attori e artisti. Le clienti aumentano e grazie al passa parola arrivano da tutto il mondo per essere vestite da Mary.
Il suo segreto sta nella capacità di ascoltare la cliente, capirne la psicologia, e proporre capi di abbigliamento o un intero guardaroba che facciano sentire la cliente a proprio agio e ne esaltino la femminilità e l’eleganza, giocando con la moda senza mai eccedere in stravaganze.
Crea un team molto affiatato composto da quattro sarte, due italiane, un’irachena e un’ucraina, che è anche modellista. Con loro supera altri due furti, di cui uno molto pesante dal punto di vista economico ed emotivo, subito la notte di Sant’Ambrogio.
Nel 2013 si sposta in Corso Sempione 49, in un nuovo contesto con spazi più ridotti. Oggi crea abiti per oltre 4.000 clienti in tutto il mondo, ha 7 collaboratori, tra cui il figlio che si occupa di marketing e amministrazione, e una collezione che viene rinnovata ogni settimana con un nuovo capo.
Il suo sogno nel cassetto? vestire una regina. Le sue icone di stile ed eleganza? Audrey Hepburn e Jacqueline Kennedy.
La sua palette di colori per l’autunno/inverno 2015/2016? marroni accostati a gialli, aranci e rosa intensi.
L’atelier Fashion Park vi aspetta in corso Sempione 49 a Milano. T. 02 8905 2569 www.fashionpark.it
© Foto di Daniele Marucci